4.9.16

RECORD PER I DUE SOLI DI TRE PIANETI

Un team di astronomi del Carnegie Institution for Science ha annunciato la scoperta di un sistema planetario composto da una coppia di stelle simili al Sole ospitante ben tre pianeti: due in orbita attorno ad una componente ed il terzo orbitante attorno alla seconda componente.
Si tratta della minor separazione tra due stelle legate in un sistema binario in cui entrambe ospitano pianeti. 
I tre pianeti scoperti sono giganti gassosi ed aiuteranno a comprendere l'influenza gravitazionale che la loro presenza genera nell'architettura di un sistema planetario.
Al di là dello scenario mozzafiato che questo sistema evoca nella nostra immaginazione, la scoperta ci aiuta a comprendere il ruolo dei giganti gassosi nei sistemi planetari, data l'enorme importanza che Giove ha avuto nel plasmare e riordinare le orbite del nostro sistema solare.
La scoperta è stata possibile grazie ai dati rilevati in 6 anni di lavoro dal Planet Finder Spectrograph (PFS), sviluppato dal team del Carnegie e montato sul telescopio da 6,5 m Magellan II situato a Las Campanas Observatory (Cile). PFS è in grado di rilevare pianeti di grossa taglia con lunghi periodi di rivoluzione e/o orbite particolarmente ellittiche. 
Lo scopo è comprendere quanto spesso i pianeti giganti gassosi si presentano con orbite ampie e circolari e quanto con orbite strette ed eccentriche: così facendo sarà possibile comprendere al meglio le dinamiche che hanno portato alla formazione del nostro sistema solare e soprattutto stabilire con maggior precisione la posizione più probabile occupata da eventuali pianeti abitabili in un sistema.

Il sistema binario, distante 163 anni luce e vecchio di 9,5 miliardi di anni, è composto dalle stelle HD 133131A e HD 133131B. La prima stella ospita due pianeti dalle orbite poco eccentriche,  uno con massa minima pari a 1,5 masse gioviane (a=1,44 UA, e= 0,32)  e l'altro con una massa pari a poco più della metà di quella di Giove (a=4,8 UA, e=0,47). La seconda stella ospita un solo pianeta dall'orbita eccentrica con al minimo 2,5 masse gioviane (a=6,4 UA, e= 0,62).
Tutti i pianeti del sistema sono stati scoperti con il metodo delle velocità radiali.

Le due stelle sono separate tra loro da appena 360 unità astronomiche (360 volte la distanza che separa la Terra dal Sole): un record che abbatte di 3 volte il precedente.

Ma le novità non finiscono qui. Le due stelle sono povere di metalli, ovvero di tutti quegli elementi diversi da idrogeno ed elio, a differenza della maggior parte delle stelle ricche di metalli che ospitano esopianeti giganti. Si conoscono solo 6 sistemi con carenze di metalli analoghe.

Inoltre, le analisi approfondite sulla composizione chimica delle due stelle mostra come in realtà le due non siano vere e proprie gemelle, bensì semplici sorelle, a causa di una lieve differenza nella composizione chimica. Tale differenza può essersi generata a causa dell'inglobamento passato di alcuni pianeti rocciosi da parte di una stella oppure i pianeti giganti gassosi potrebbero aver destabilizzato le orbite di pianeti rocciosi già formati, spingendoli nella propria stella o espellendoli nello spazio profondo.

Per approfondire:

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