19.9.12

UN CIELO MOLTO STELLATO...

Neanche il tempo di pubblicare l'ultimo post e già la ricerca di pianeti appartenenti ad altre stelle fa un passo avanti. Stavolta ciò che nello scorso post era paventato come un indizio della presenza di pianeti attorno a stelle incluse in ammassi o situate in zone particolarmente dense di stelle è realtà. Sono stati trovati due pianeti fatti e finiti in un ammasso stellare!
L'ammasso in questione è quello, famosissimo, del Presepe : un ammasso aperto di circa un migliaio di stelle  che noi vediamo proiettato nella costellazione del Cancro a circa 550 anni luce dal Sole.

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Le stelle madri di questi sistemi sono stelle di tipo solare ed i due pianeti, denominati Pr0201b e Pr0211b, appartengono alla affollata categoria degli Hot Jupiters, ovvero giganti pianeti gassosi che orbitano molto vicini alla loro stella.
Ognuno di questi pianeti sente dunque l'attrazione gravitazionale, anche se minima ovviamente, di un migliaio di stelle...
Secondo gli autori della scoperta, la nostra galassia potrebbe ospitare non meno di un migliaio di ammassi simili a questo ed è proprio questo il punto cruciale della scoperta: fino a qualche giorno fa non si prendeva neanche in considerazione la possibilità di andare a cercare pianeti in zone particolarmente ricche di stelle come il centro della galassia o gli ammassi di stelle. Questa scoperta aumenta di molto la varietà di condizioni possibili adatte alla formazione di pianeti, aumentando statisticamente il possibile numero di pianeti presenti attualmente nella nostra Via Lattea.


Immaginate un cielo stellato da quelle parti: centinaia e centinaia di stelle vicine e luminosissime che risaltano nell'oscurità di quel cielo.... una visione sicuramente mozzafiato.


16.9.12

PIANETI NEL CENTRO DELLA GALASSIA

Fino ad un anno fa la comunità scientifica era abbastanza sicura sulla ricetta per la formazione dei pianeti, specialmente quelli potenzialmente abitabili o abitati; questi dovevano trovarsi in una ben precisa fascia galattica, detta GHZ ( Galactic Habitable Zone ) o Zona Abitabile Galattica. Questa fascia costituisce un'anello che circonda il centro galattico ed è posta ad una distanza intermedia tra quest'ultimo e le distese rarefatte dei confini della galassia.


Ma cosa rende tanto speciale questo anello costituito da decine e decine di miliardi stelle?
La distanza intermedia tra l'affollatissimo e turbolento centro della galassia ed i suoi confini rarefatti permette alle stelle della GHZ uno stile di vita piuttosto privilegiato: abbastanza materiale per la formazione stellare e planetaria, grandi spazi che riducono il rischio di interazioni distruttive ed attutiscono eventuali esplosioni. In altre parole: tempo e tranquillità. Tempo che permette la formazione di stelle, pianeti e magari la vita.
Ma questa teoria è stata smentita più volte: sono stati trovati pianeti in zone assai povere di materia ed ora ci sono evidenze di presenza planetaria a poche unità astronomiche dal centro della Via Lattea.
La potenza degli strumenti odierni ci permette di indagare la 'meteorologia' del centro della galassia con precisioni dell'ordine delle decine di UA.
In quella zona così centrale, a circa 1/10 di anno luce dal centro galattico, gli astronomi hanno scovato un anello di stelle di tipo O (che suggeriscono la presenza di decine di stelle di tipo solare non ancora rilevabili direttamente) dal quale una stella di piccola massa si è pericolosamente distaccata, puntando verso la zona del buco nero centrale ( Sgr A*). Mesi fa, grazie al VLT, era stato scoperto un disco protoplanetario attorno a questa stella e gli astronomi credono che mentre la stella sopravviverà all'incontro con il buco nero, il suo disco continuerà a venire distrutto dalle sue imponenti forze mareali.


La nube, di circa 100 UA di raggio, si trova ora a circa 270 UA dal buco nero. Il disco ha già cominciato a risentire dell'attrazione gravitazionale prodotta dal buco nero essendo a cavallo dei 3100 raggi di Schwarzschild da SgrA*. Il raggio di Schwarzschild, nel caso di un buco nero, è quel raggio che definisce l'orizzonte degli eventi ovvero quel raggio oltre il quale nulla può più sfuggire dall'attrazione gravitazionale dell'oggetto.
La stella in questione possiede, anche se ancora per poco, un disco di polveri a dispetto di quanto si riteneva; quindi è logico presumere che le stelle con dischi protoplanetari che si trovano in posizioni stabili nell'anello possano dar luogo alla formazione di pianeti.
E' affascinante pensare alla possibile presenza di pianeti in uno dei luoghi più inospitali e turbolenti dell'intero Universo.



3.9.12

PIANETA POTENZIALMENTE ABITABILE ATTORNO A GLIESE 163

Di questi giorni è la scoperta di un nuovo pianeta molto interessante in orbita attorno alla nana rossa Gliese 163. L'astro possedeva già un pianeta, Gliese 163b, più grande e con un periodo di soli nove giorni.


Ma le caratteristiche e la posizione di quello appena scoperto, Gliese 163c, fanno ben sperare gli astronomi. Questo pianeta orbita all'interno della zona abitabile del sistema in questione: possiede una massa pari a 6,9 volte quella terrestre ed il suo anno dura 26 giorni. Si trova nella costellazione del Dorado, a circa 50 anni luce dal Sole.


Il pianeta avrebbe un raggio compreso tra 1.8 e 2.4 raggi terrestri, a seconda se composto rispettivamente di roccia o di acqua. Risulta essere più caldo rispetto alla Terra, in quanto riceve il 40% di radiazione in più dalla sua stella, possedendo una temperatura superficiale di circa 60°C. La vita complessa di tipo terrestre sarebbe messa a dura prova, ma organismi semplici e microbici potrebbero tranquillamente vivere in questo ambiente.
Vi sono indizi, inoltre, della presenza di un terzo pianeta.
Ad oggi vi sono 6 pianeti ritenuti abitabili: Gliese 581d, Gliese 667Cc, Gliese 581g e Gliese 163c (orbitanti tutti attorno a nane rosse), HD85512 attorno ad una stella di classe K e Kepler-22b attorno ad una stella simile al Sole.