11.8.15

SCOPERTO UN NUOVO PIANETA CON DUE SOLI

Un sistema affascinante quello di Kepler-453b: un pianeta massiccio attorno ad una coppia di soli.
Si tratta del decimo sistema circumbinario confermato.
Proprio questa caratteristica ha fatto si che la sua scoperta sia stata un vero e proprio colpo di fortuna. L'influenza gravitazionale di due stelle ha delle ripercussioni sulla strana orbita di questo mondo, tanto che se si fosse osservato appena prima o subito dopo, gli astronomi non avrebbero visto alcun pianeta attorno a quel sistema binario; il motivo risiede nella strana orbita del pianeta che lo porta a transitare di fronte alla coppia di stelle solamente nell'8% dei casi a causa del periodo di precessione di 103 anni. Se gli astronomi avessero mancato questa ridotta finestra temporale, la prossima sarebbe stata nel 2066!

Osservato per la prima volta col metodo del transito, durante il passaggio sul disco delle sue stelle il mondo in questione blocca il 5% della luce emessa dagli astri ed il suo raggio è stato stimato in 6,2 volte quello della Terra... il 60% più grande di Nettuno.
Tali dimensioni fanno ipotizzare che si tratti con ogni probabilità di un mondo gassoso, ma le sorprese non finiscono qui.
Il pianeta risiede all'interno della zona abitabile del sistema e, anche se non possiede una superficie solida per ospitare la vita come sulla Terra, potrebbe possedere un sistema di lune che invece potrebbero presentare le condizioni adatte.
Se potessimo teletrasportarci su una sua ipotetica luna osserveremmo un cielo con due soli, una situazione del tutto simile a quella osservata nell'universo fantascientifico di Star Wars da Luke Skywalker su Tatooine.
Considerando che la maggioranza delle stelle sono legate in sistemi doppi o multipli e la quantità di pianeti che si stima ci siano anche solo nella nostra galassia, il numero di questi pianeti 'circumbinari' potrebbe essere elevatissimo...

L'anno di Kepler-453b dura circa 240,5 giorni terrestri e a loro volta la coppia di soli orbita attorno al comune centro di massa in 27,3 giorni, il primo di dimensioni pari al 94% del nostro Sole ed il secondo grande solo il 20%.
Non è stato possibile calcolare la massa del pianeta ma si ipotizza, viste le dimensioni, che la massa non superi le 16 masse terrestri.
Il sistema, vecchio di 1-2 miliardi di anni, dista 1400 anni luce in direzione della costellazione della Lira.




Animazione della curva di luce
Articolo

10.8.15

UN PIANETA COME URANO A 8.800 ANNI LUCE DA NOI

C'è un metodo che ci permette di scoprire pianeti estremamente distanti dal nostro Sole, là dove
neanche il metodo del transito o delle velocità radiali possono arrivare: si tratta del microlensing gravitazionale.
Un evento di microlensing si verifica quando una stella in primo piano si allinea prospetticamente (dunque apparentemente) con una stella posta a grande distanza sullo sfondo del cielo. Per una serie di concause gravitazionali la stella in primo piano si comporta come una lente che amplifica il segnale luminoso in arrivo dalla stella lontana, permettendoci di studiare la stella in primo piano in dettaglio. Se poi la stella vicina possiede alcuni pianeti in orbita, anch'essi contribuiranno in minima parte ad amplificare il segnale della stella distante, rendendosi evidenti durante l'evento.
Un evento di microlensing può durare in media alcune settimane o pochi mesi al massimo, ma il contributo dei pianeti varia da poche ore a pochissimi giorni....quindi bisogna essere pronti ad osservarlo nel momento in cui l'evento si verifica. La difficoltà di osservare questi eventi è la loro imprevedibilità: ad oggi la cartografia stellare della Via Lattea è ancora alquanto imprecisa ed è ancora difficile determinare la posizione esatta ( oltre che il moto proprio) di stelle poste a distanze medie e grandi dal Sole, e di conseguenza prevedere il verificarsi di questi apparenti allineamenti.
Oggi però esistono software che scandagliano instancabili tutto il cielo e comunicano prontamente ai grandi telescopi terrestri e spaziali il verificarsi di tale evento.
In questo caso sono stati addirittura due i telescopi che hanno scoperto indipendentemente il nuovo pianeta attorno alla lontanissima stella: il WM Keck Observatory delle Hawaii ed il Telescopio Spaziale Hubble.
Il sistema, catalogato come OGLE-2005-BLG-169, è stato scoperto nel 2005 da una collaborazione tra il progetto OGLE (Optical Gravitational Lensing Experiment ), MicroFUN (Microlensing Follow-up Network) e MOA ( Microlensig Observations in Astrophysics): tutti progetti che cercano pianeti extrasolari utilizzando il metodo del microlensing gravitazionale. La stella si trova nella costellazione del Sagittario e presenta magnitudine visuale 20,4.
Il risultato dell'osservazione congiunta del Keck e dell'HST ha permesso di scoprire che attorno alla stella in primo piano ( con massa pari al 70% del nostro sole) orbita un pianeta delle dimensioni di Urano, posto su un'orbita larga rispetto all'astro. Il pianeta, catalogato come OGLE-2005-BLG-169b, rivoluziona attorno alla sua stella in 3300 giorni ad una distanza di 2.7 unità astronomiche e presenta una massa pari a 13 volte quella terrestre.
Nonostante HST abbia osservato il sistema 6,5 anni dopo l'evento e la camera NIRC2 del Keck abbia confermato il tutto 8 anni dopo l'evento, le stelle erano ancora talmente vicine da poter essere studiate come allineate (presentando un'unica immagine stellare allungata) e lo studio dell'immagine allungata e della relativa curva di luce ha permesso di ottenere la massa delle due stelle, una stima di quella del pianeta, la separazione orbitale del pianeta dalla stella vicina e la distanza del sistema planetario dal Sole.
Per stelle lontanissime (migliaia-decine di migliaia di anni luce) ed al limite della visibilità dalla Terra il metodo del microlensing rimane attualmente l'unico proficuo per scovare nuovi pianeti e per ottenere importanti informazioni su di essi.