23.11.14

CALCOLATO PER LA PRIMA VOLTA IL CAMPO MAGNETICO DI UN ESOPIANETA

Ormai da molti anni si cerca, senza successo, il modo di osservare e mappare il campo magnetico dei pianeti extrasolari. Oggi abbiamo una chance in più di riuscirci grazie ad un metodo ideato da un team di astronomi austriaco ed applicato al famoso esopianeta HD 209458b, un gioviano caldo conosciuto anche come Osiris e posto nella costellazione di Pegaso, a 150 anni luce da noi.
La grande difficoltà sta nell'impossibilità di osservare direttamente un campo magnetico e quindi bisognava escogitare un modo per renderlo visibile e misurabile evidenziando gli effetti della sua presenza che si manifestano nell'ambiente prossimo al pianeta.
In particolare, il telescopio spaziale Hubble ha rilevato un rapidissimo allontanamento degli atomi ionizzati di idrogeno presenti nelle vicinanze del pianeta. In particolare gli atomi si allontanano dal pianeta in maniera asimmetrica, come mostra lo spettro del pianeta rilevato durante un transito. Tale comportamento è risultato inspiegabile per lungo tempo, fino alla formulazione di questo nuovo modello che mette insieme tutte le conoscenze disponibili oggi in materia di atmosfere planetarie e venti stellari.
Il nuovo modello applicato all'esopianeta studia quindi l'interazione tra il vento stellare e l'atmosfera planetaria ed ha prodotto due risultati di rilievo. E' stato possibile calcolare la velocità del vento stellare, risultata pari a 400 km/s, e l'intensità del campo magnetico di HD 209458b, dimostratasi pari al 10% di quella del nostro Giove. Il momento magnetico planetario stimato è pari a 1,26 x 10^26 ampere/m2 e la magnetosfera di HD 209458b si estende per 2,9 raggi planetari.

Nell'immagine sopra possiamo vedere in blu gli atomi di idrogeno neutro ed in rosso quelli di idrogeno ionizzato ( che includono i protoni del vento stellare ). E' bene evidente la scia che producono gli atomi di idrogeno neutro in allontanamento dal pianeta.



Nessun commento:

Posta un commento