7.11.14

GG TAU: TRE SOLI AL CENTRO E TANTE SORPRESE

Abbiamo parlato spesso di come si organizzino i sistemi stellari doppi, tripli e quadrupli dotati di pianeti. Quella scoperta recentemente però è una configurazione inedita che ha sorpreso gli astronomi.
Prima di quest'ultima scoperta, i sistemi planetari noti erano così organizzati:
- stella singola con attorno i pianeti;
- stella doppia con attorno i pianeti 
   - pianeti attorno ad una stella del sistema binario;
   - pianeti attorno ad ognuna delle stelle del sistema binario;
- sistema triplo: pianeti orbitanti attorno al sistema binario centrale e terza stella orbitante attorno         all'intero sistema su un'orbita più ampia;
- sistema quadruplo: pianeti orbitanti attorno al sistema binario centrale e sistema binario orbitante       attorno all'intero sistema su un'orbita più ampia.

La nuova scoperta, effettuata studiando il sistema stellare GG Tau, riporta invece un disco protoplanetario attorno a tre stelle poste nel suo centro. Fino a poco tempo fa GG Tau era ritenuto un sistema stellare doppio (con le due stelle: Aa e Ab), e solo grazie alla sua osservazione attraverso il VLT ed il VLTI è stato possibile determinarne la natura ternaria, con la stella Ab binaria a sua volta.
Nel 2011 è stato osservato un disco protoplanetario attorno alla stella Aa, distante abbastanza dalla coppia Ab da non subirne stress gravitazionali. Attorno al trio stellare gli astronomi hanno rilevato in seguito un disco di gas e polveri in rotazione, ripulito nel suo centro dalle intense forze gravitazionali di marea dei tre astri.
In questa zona instabile, la materia che vi si trova a transitare può solamente precipitare sulle stelle centrali, a differenza di ciò che accade ai margini del sistema triplo: qui la materia non è disturbata eccessivamente dalla gravità delle stelle e può generare strutture stabili e durature.

Il nuovo studio, condotto dagli interferometri IRAM e ALMA, si basa sulle emissioni del monossido di carbonio e dei grani di polvere presenti nel disco protoplanetario attorno a GG Tau. Il livello di dettaglio raggiunto non ha precedenti e mostra chiaramente un flusso di materiale che dall'anello esterno fluisce in direzione del centro del sistema stellare. La quantità di materiale spostato verso l'interno è tale da poter tranquillamente sostenere il disco protoplanetario presente attorno alla stella Aa ed addirittura, secondo i modelli, sufficiente a produrre pianeti.
Ma le scoperte non finiscono qui.



La mappa dell'emissione del CO ha mostrato due zone del disco esterno nettamente più brillanti e due volte più calde rispetto al resto: un chiaro indizio della formazione di un pianeta gassoso gigante.
 
Questo esatto momento della storia dinamica del sistema potrebbe vedere l'apertura di una divisione nel disco protoplanetario esterno generata dall'addensarsi del nuovo pianeta che sta per cominciare la pulizia della sua orbita; purtroppo però la rilevazione di quest'ultima è appena oltre le possibilità di risoluzione degli strumenti attuali.


Tutto questo sta succedendo a 450 anni luce da noi ed il team congiunto di ALMA e IRAM non vede l'ora di terminare il lavoro su questo sistema, non appena ci sarà un upgrade della strumentazione disponibile.

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