31.7.15

IL PIANETA ROCCIOSO CONFERMATO PIU' VICINO AL SISTEMA SOLARE

A pochissimi giorni dall'annuncio di Kepler 452b, questa volta ad ottenere l'importantissimo risultato planetario è stato il telescopio spaziale Spitzer.

La stella attorno a cui orbita il pianeta studiato da Spitzer è visibile ad occhio nudo (mag. vis. = 5,5) in direzione della costellazione di Cassiopea: catalogata come HD 219134, dista solo 21 anni luce dalla Terra. Si tratta di una stella di 12,4 miliardi di anni, nana di classe K, molto simile al Sole anche se leggermente più piccola e fredda.


Il pianeta, conseguentemente noto come HD 219134b, è anche l'esopianeta più vicino al nostro scoperto con il prolifico metodo del transito. A rendere ancora più importante la scoperta è l'incredibile quantità di dati che si possono già ottenere osservandone approfonditamente il transito e soprattutto quelli che arriveranno con l'imminente ed ultra-tecnologica classe di telescopi spaziali e terrestri.
Il pianeta orbita troppo vicino alla sua stella per poter ospitare la vita come la conosciamo noi, ma la notizia cardine di questo nuovo studio è la conferma della sua natura rocciosa, derivata dal calcolo della sua densità risultata essere pari a circa 6 g/cm3.
Il pianeta, infatti, era stato precedentemente scoperto dal sensibilissimo analizzatore di spettri stellari HARPS-N (montato sul Telescopio Nazionale Galileo) grazie al metodo delle velocità radiali.
Possiede una massa pari a 1,6 volte quella terrestre ed un anno che dura appena 3,1 dei nostri giorni.
Ulteriori osservazioni di HARPS-N hanno rivelato la presenza di altri 3 pianeti all'interno dello stesso sistema, tutti più distanti di HD 219134b dall'astro centrale. Uno possiede 2,7 masse terrestri ed un anno pari a 6,8 giorni, il secondo 9 masse terrestri ed un anno di 46,8 giorni ed infine il terzo è un pianeta gigante (68 masse terrestri, pari a 2/3 di Saturno) con un periodo orbitale pari a 1190 giorni (3 anni).

Dunque il sistema presenta 3 superterre interne poste su orbite presumibilmente circolari, complanari e molto vicine tra loro ed un pianeta gigante gassoso posto su un'orbita eccentrica (e=0,27 +/- 0,11).
Osservazioni più approfondite per tutto il sistema sono già state fissate nel prossimo futuro; non ci resta che attendere i dati e vedere fin dove si possono spingere gli strumenti attuali nell'ambito della caratterizzazione di questi piccoli ma preziosissimi mondi rocciosi.

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