11.5.16

TRE NUOVI PIANETI POTENZIALMENTE ABITABILI


Il telescopio belga TRAPPIST, posto a La Silla (Atacama, Cile) ha osservato in dettaglio la stella 2MASS J23062928 – 0502285 (in breve TRAPPIST-1). L'astro, situato a 40 anni luce dal Sole in direzione della costellazione dell'Acquario, è notevolmente più piccolo e freddo del nostro Sole ma ha rivelato attorno a sé la presenza di ben 3 pianeti di taglia terrestre.
Nonostante la vicinanza al Sole, a causa delle dimensioni ridotte ( poco più grande di Giove) e della sua bassa temperatura (che genera emissione nella banda rossa dello spettro visibile e nell'infrarosso), la stella non è visibile nei telescopi amatoriali (mv: 18,8). Gli astronomi l'hanno catalogata come nana ultra-fredda e fa parte di un tipo di stelle molto comuni nella Via Lattea ed anche nei dintorni del Sole. 
I tre pianeti però sono i primi ad essere scoperti attorno a questo tipo di stelle. 



La presenza di pianeti di tipo terrestre attorno a stelle piccole e poco luminose rappresenta un grande aiuto agli astronomi che cercano di determinare la presenza o meno di vita su un pianeta. L'unico metodo proficuo che abbiamo oggi a disposizione per determinate se un pianeta è abitabile o abitato è l'analisi della luce che filtra attraverso l'atmosfera di questi pianeti quando essi transitano di fronte alla loro stella. L'analisi di quella porzione di luce filtrata ci racconta la composizione chimica e fisica di quell'atmosfera, permettendoci di trarre determinate conclusioni. Una controindicazione che riguarda però tutte le atmosfere dei pianeti terrestri o super-terre orbitanti attorno a stelle normali scoperti finora è legata alla troppa luminosità stellare che limita o rende addirittura impossibile l'analisi delle atmosfere. Lo studio delle atmosfere planetarie migliora sensibilmente se la stella in questione è meno luminosa, esattamente come il caso di TRAPPIST-1. 

In queste particolari condizioni, i telescopi attuali e quelli disponibili a breve, sono in grado di condurre studi approfonditi di carattere chimico e fisico alla ricerca di tracce di attività biologica diretta o indiretta nell'atmosfera di questi mondi.

Successive osservazioni del VLT hanno stabilito che i pianeti in orbita attorno a TRAPPIST-1 sono tre ed orbitano attorno alla stella in 1.5, 2.4 e 4.5-73 giorni.  Un anno su questi esopianeti dura mediamente pochi giorni e questa situazione li colloca molto vicini alla loro stella. Ma è proprio a questo punto che la stella fa valere la sua taglia ridotta: nonostante la vicinanza al loro piccolo sole i pianeti ricevono tra le 2 e le 4 volte la radiazione che riceve la Terra dal Sole. 
Gli astronomi ritengono che la quantità di radiazione incidente sui due pianeti interni li collochi troppo vicini alla stella per rientrare nella fascia di abitabilità, ma tenderebbero a non escludere la possibile formazione di acqua liquida in superficie. Il terzo pianeta ha un'orbita ancora non ben determinata e dal periodo orbitale variabile tra i 4.5 ed i 73 giorni: status che potrebbe farlo rientrare nella zona abitabile.
Va notato che la vicinanza dei pianeti alla loro stella (rispettivamente l'1, 1.5 e 3%  della distanza Terra-Sole) li costringerebbe a mostrare alla stella sempre il medesimo emisfero, posizionando probabilmente le aree abitabili a cavallo del terminatore, tra l'emisfero diurno e quello notturno.

Dal 15 dicembre 2016 al 4 marzo 2017 il telescopio Kepler osserverà la stella durante le Campagna 12, producendo i primi risultati per la fine di maggio 2017.

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