13.11.15

UN PIANETA DESERTICO DIETRO L'ANGOLO.

Sono ormai centinaia i pianeti di taglia terrestre noti che orbitano attorno ad altre stelle. Ne conosciamo talmente tanti che è possibile suddividerli in sottocategorie che tengono conto della dimensione e della temperatura.
Ci sono i pianeti sub-terrestri, i pianeti terrestri e le superterre, ed in ciascuna di queste categorie individuiamo i pianeti freddi, miti e caldi, a seconda della loro distanza dalla stella.
Il pianeta di cui parleremo in questo articolo appartiene alla categoria delle superterre calde: si tratta quindi di un pianeta roccioso di dimensione e massa superiore a quella della nostra Terra particolarmente vicino alla sua stella.
GJ 1132b, questo il suo nome, orbita attorno alla stella Gliese 1132, una nana rossa con una massa pari al 21% di quella solare e distante appena 39 anni luce da noi.
Il diametro del pianeta è il 20% maggiore di quello terrestre (circa 14800 km) e la sua massa è pari a 1.6 volte quella del nostro pianeta. Questi due dati ci permettono di concludere che si tratti di un mondo roccioso.
L'anno di GJ 1132b dura 1,6 giorni terrestri e questo perchè orbita ad appena 2,3 milioni di km dal suo astro (l'1.5% della distanza media Terra-Sole!). A causa di questa condizione il pianeta riceve dalla sua stella 19 volte la radiazione che riceve la Terra dal Sole, portando questo mondo ad una temperatura superficiale media di 227°C. Climaticamente, più che ad una Terra arida somiglia ad un cugino di Venere...
A questa temperatura dell'acqua liquida non può esistere in superficie, ma il pianeta è abbastanza freddo e massiccio da mantenere quasi certamente un'atmosfera.
A causa della vicinanza alla stella, il pianeta sarebbe bloccato marealmente, ovvero, al pari del sistema Terra-Luna, il pianeta mostrerebbe sempre lo stesso emisfero alla stella. Questa condizione porterebbe ad un emisfero notturno più freddo rispetto a quello diurno e conseguenti intense interazioni climatiche (venti e fenomeni meteorologici) tra i due emisferi, con un'atmosfera che tende a mitigare gli estremi termici.
L'importanza della scoperta sta nella vicinanza dell'esopianeta alla Terra, soli 39 anni luce, che già permette ( e permetterà ancora meglio nel prossimo futuro) di analizzare in maniera estremamente approfondita questo mondo: la sua atmosfera (fisica e composizione), i suoi venti, la composizione del pianeta e della sua superficie. Insomma, un importantissimo target su cui fare pratica.



La stella è osservabile attraverso strumenti amatoriali alle coordinate (10h14m51.1s / -47°09'12"). Brilla di magnitudine visuale 14.0.


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