16.10.12

QUATTRO SOLI PER UN PIANETA

Oggi l'astronomia si può fare anche seduti comodamente al proprio PC ottenendo peraltro risultati di prim'ordine. Questo lo sanno bene i due americani che hanno appena scoperto un pianeta orbitante ad un doppio sistema binario, ovvero un pianeta con ben quattro soli!



Vale la pena spendere qualche parola su questo nuovo modo di fare astronomia.
La quantità dati che oggi affluisce da telescopi e sonde è talmente imponente che i ricercatori impiegherebbero decenni per analizzarli e studiarli utilizzando unicamente i loro mezzi e la loro capacità di calcolo (inclusi i supercomputer dei centri di calcolo...). Come porre rimedio a questo impedimento? Entra qui in gioco la società globalizzata degli internauti: noi. Ogni computer connesso alla rete può 'donare' un pezzettino della sua capacità di calcolo, così come ogni utente della rete può collaborare all'analisi personale di un pacchetto di dati, in modo da velocizzare l'intero processo nella sua globalità.
Una soluzione ingegnosa e utile all'umanità che, attraverso la partecipazione attiva all'indagine scientifica, conosce e diffonde la scienza in prima persona.
Ebbene, in un pacchetto di dati inviati da Kepler e smistati dal progetto Planet Hunter , due americani hanno avuto la fortuna/bravura di scovare questo fantastico mondo.
Il pianeta PH1 (dalle iniziali di Planet Hunter) è per l'appunto il primo scoperto attraverso questo nuovo strumento, oltre ad essere il primo pianeta in assoluto a godere della luce di ben quattro stelle a cui risulta legato.
Il 'fortunato' pianeta, di taglia nettuniana, rivoluzionerebbe in 137 giorni lungo un'orbita particolarmente stabile, cosa peraltro creduta impossibile fino ad ora vista la contemporanea interazione del pianeta con 4 stelle differenti.
Il sistema stellare è noto come KIC 4862625. Il pianeta orbita innanzi tutto attorno ad una prima coppia di stelle (binarie ad eclisse) che rivoluzionano l'una attorno all'altra in 20 giorni circa. Oltre l'orbita del pianeta, a circa 1000 UA dalla prima coppia di stelle, orbita un'altra coppia di stelle (binarie spettroscopiche) di cui prima se ne ignorava l'esistenza e scoperte in concomitanza di questo studio.




Altro dato degno di nota e senza precendenti è rappresentato dall'età stimata del sistema: almeno due miliardi di anni. Ciò indica che nonostante la complessità delle interazioni gravitazionali nel sistema è possibile che un pianeta si formi e si stabilizzi in un'orbita sicura, rimanendoci per lungo tempo.

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